Don Giuseppe Bernardo
Nacque a Visciano il 27 novembre 1844 daDomenico e Teresa Montanaro, ordinato Sacerdote, fu nominato Rettore del Santuario M. SS.ma del Carpinello. Padre Spirituale della Congrega del Rosario, quindi, il 29 luglio 1884 Canonico onorario.
In qualità di Rettore del Santuario dedicò tutte le sue energie e il suo zelo sacerdotale al culto verso la Madonna del Carpinello cui rivolgeva tutte le attenzioni di un figlio devoto e, con il suo impegno sacerdotale, trascinava tutta la popolazione viscianese a venerare la Mamma celeste. Curò in modo particolare l’allargamento e la facciata del Santuario che divenne, da semplice chiesetta, un tempio degno di una vera Casa di Dio. Si adoperò presso l’allora Vescovo di Nola Mons. Formisano, per l’espletamento della pratica per la proclamazione della Madonna del Carpinello a Madre e Regina di Visciano: incoronazione avvenuta il 20 aprile 1886. In tale occasione don Peppino Bernardo pubblicò un primo opuscolo illustrante le origini di Visciano, con l’intento di pubblicarne un altro ad incoronazione avvenuta onde illustrare il Santuario e la Madre Consolatrice del Carpinello. Ma bisogna attendere parecchi anni (1936) per leggere un’altra Opera a stampa riguardante il Santuario della Consolatrice, ad opera dell’allora studente di teologia, Arturo Michele D’Onofrio. Nel 1884, don Peppino, in seguito all’epidemia del colera, fece coniare una medaglia commemorativa di ringraziamento alla Madonna per aver liberato, tramite la sua intercessione, il paese dal terribile morbo che mieteva, inesorabilmente vittime a centinaia. Mancante il campanile attiguo al Santuario, nel 1880 si adoperò per la costruzione di uno svelto campanile armonizzante con la facciata della Chiesa che divenne un “gioiellino” di stile tardo romanico. Dedicò tutta la sua vita sacerdotale ai culto verso la Vergine Consolatrice e a propagarne la devozione; curò, in particolarmo modo l’educazione religiosa dei fanciulli. Ma il merito maggiore di don Peppino Bernardo fu quello di essere stato il promotore per l’apertura di una Casa per gli orfanelli all’ombra del carpine. Difatti acquistò due camere nel cosiddetto “Monastero” attiguo al Santuario; ma non se ne fece più nulla. Le camere furono vendute e con il ricavato fece costruire la Cappella della Madonna nel locale cimitero. Questo degnissimo sacerdote nostro morì il 6 aprile 1906, a 62 anni, la notte in cui, a detta della sorella Anna, “chiuvette ‘a cennere”, per l’eruzione del Vesuvio |
Tratto dal libro di Fioravante Meo: Visciano (paese in cammino...)