Visciano

Da ViscianoPedia.

Visciano (Viššanë in dialetto locale) è un comune italiano di 4.607 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania, in Bassa Irpinia. È il comune più orientale della città metropolitana.

il logo di ViscianoPedia, al cui interno c'è Visciano

informazioni

  • Cod. postale 80030
  • Prefisso 081
  • Fuso orario UTC+1
  • Codice ISTAT 063088
  • Cod. catastale M072
  • Targa NA
  • Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
  • Nome abitanti viscianesi
  • Patrono san Sebastiano
  • Giorno festivo 20 gennaio

Territorio

  • Coordinate 40°55′N 14°35′E
  • Altitudine 340 m s.l.m.
  • Superficie 10,9 km²
  • Abitanti 4 559 (31-12-2010)
  • Densità 418,26 ab./km²
  • Comuni confinanti Avella (AV), Baiano (AV), Casamarciano, Liveri, Marzano di Nola (AV), Monteforte Irpino (AV), Mugnano del Cardinale (AV), Nola, Pago del Vallo di Lauro (AV), Sperone (AV), Taurano (AV)

Geografia

Il territorio del comune di Visciano è quasi totalmente circondato dalla provincia di Avellino, sebbene facente parte della città metropolitana di Napoli, alla quale è unito solo in piccola parte, dividendo territorialmente la Comunità montana Vallo di Lauro e Baianese e arrivando a confinare con Monteforte Irpino, in Irpinia.

Il comune di Visciano in rosso all'interno della città metropolitana di Napoli


Distanze

  • da Napoli 37 km
  • da Avellino 30 km
  • da Benevendo 69 km
  • da Casera 47 km
  • da Salerno 60 km

Toponomastica

Per alcuni il nome ricorda l'antica città dei Volsci, Vescia, situata ai piedi del Marsico sul Liri; città dell'antica Ausonia (l'odierna Sessa Aurunca) da qui, secondo un'antichissima tradizione, alcuni abitanti costretti a fuggire si ripararono in questa "conca". Per altri Visciano, fu fondata da Marcello, antico proprietario terriero romano FUNDUS VESCINUS (Fondo o podere di Vescino) che in attesa di marciare contro Annibale si accampo presso Nola.

Storia

Comunque sia, Visciano è un paese antichissimo, ciò è confermato da numerosi reperti archeologici che di tanto in tanto emergono silenziosamente alla superficie. Si presume che i primi abitatori del territorio siano stati gli Osci dediti alla caccia, alla pastorizia e all'agricoltura; quindi i Sanniti, e, con la definitiva conquista della città di Nola da parti dei Romani (312 a.C.), ne seguì le sorti. Ce lo attestano numerosi rinvenimenti consistenti in tombe, sarcofagi, vasellame, monete, olle e cunicoli; e la seguente epigrafe funeraria del periodo augusteo: "DIIS MANIBUS/ET M.NONIO/QUARTIONI/M.NONIO CN. (EO) / QUARTIONI / NONI ET .../ ET NONIA/SABINA.../. Non per ultimo i resti di una villa forse del 1° sec. a.C., dalle parti di Monte Donico (Località boschiva di Visciano). Rinvenuta, in località Pigna, durante la posa in opera di tubazioni da parte della SNAM, una villa rustica, forse del 1° sec. a.C. o del tardo impero, con accanto quattro/cinque tombe, ora conservate nei locali dell'Ufficio della Sovrintendenza archeologica di Nola.

  • Nel 1269: Carlo D'Angiò, re di Napoli, ricompensa i suoi collaboratori più prodi; tra essi Guido Monfort, conte di Monfort (Francia), che ricevette i territori di Monteforte, Atripalda, Forino, Cicala, Nola (faceva parte anche il territorio di Visciano)
  • Parte del territorio, nel 1298, dagli Angioini passò sotto la giurisdizione, per la parte amministrativa, dei monaci di Montevergine;
  • Nel 1462 la contea di Nola fu concessa da Ferdinando a Orso Orsini che dopo la sua morte, Alfonso duca di Calabria, se ne impadronì col pretesto che Roberto e Raimondo non erano figli di Orso Orsini.
  • Ma nel 1507 Ferdinando il Cattolico restituì la Contea di Nola a Nicolò Orsini, che nel 1508 la cedette a Arrigo Orsini, suo nipote.
  • Nel 1527 lo Stato di Lauro viene dato alla Regia Corte, poiché Arrigo Orsini si mise dalla parte dei Francesi e Veneziani. Morto Lutrech, il viceré di Napoli sottomise le Province a Carlo V, vendicandosi di tutti i baroni infedeli.
  • Maria Sanseverino, moglie di Arrigo Orsini, ottenne lo Stato di Lauro il I° giugno 1530, smembrandosi così dalla Contea di Nola ,
  • Nel 1541 Maria Sanseverino vendette il Casale di Visciano a Scipione Pignatelli che a sua volta, nel 1632 vendette il Feudo di Lauro, di cui Visciano faceva parte, a Scipione Lancellotti che lo tenne fino al 1806, quando Visciano divenne autonomo della Provincia di Terra di lavoro (Caserta) fino al 1926: anno in cui entrò a far parte della Provincia di Napoli.

Economia

Dedito principalmente ad una forma di agricoltura artigianale centrata sul nocciolo. Qui le cultivar più comuni sono Mortarella, S.Giovanni (campane a frutto allungato) e Camponica (campana a frutto grosso, ottima per il consumo da tavola). Sin dal secondo dopoguerra, in stretto legame con la tradizione folkloristica locale, si è sviluppata una fervida industria pirotecnica artigianale di fama internazionale. Di interesse è anche un notevole turismo religioso, dato dalla presenza di diverse chiese, una basilica minore, un ex convento dei frati Camaldolesi ora donati all'istituto dei "Missionari della Divina Redenzione" e altre strutture di ricezione e preghiera per i fedeli.

Evoluzione demografica di Visciano dal 1861 al 2011

Cultura

Persone legate a Visciano

Arturo D'Onofrio, presbitero italiano, fondatore di due istituti di vita consacrata: i "Missionari della Divina Redenzione" e le "Piccole Apostole della Redenzione".

Nella tradizione orale del paese si possono trovare tracce di una presenza per un periodo presso l'Eremo dei Camaldoli, comunemente detta dal popolo in quel periodo "'o prufessore" (il professore), fonti non certe fanno presumere che si trattasse di Ettore Maiorana.

La Madonna del Carpinello

Di notevole interesse artistico e culturale è il quadro della "Madonna Bruna", denominato Madonna del Carpinello a seguito del ritrovamento ai piedi di un albero di carpine, datato 1616. Il ritrovamento del quadro, avvenuto miracolosamente secondo la tradizione locale, ha dato l'incipit ad un culto Mariano nella piccola comunità agricola. Il quadro è attualmente esposto su di un alto trono marmoreo all'interno del santuario ad esso dedicato ed elevato nel dicembre 1986 alla dignità di basilica minore, sito in piazza padre Arturo D'Onofrio (già piazza Santuario).

Feste e tradizioni

Presepe vivente

Inaugurato per l'anno giubilare 2000, il presepe di Visciano è realizzato con la partecipazione di circa 400 figuranti su un percorso di circa 500 metri per le strade del centro storico. L'evento si svolge ogni anno dal 4 al 6 gennaio, durante le ore serali. Il 6 gennaio al termine della rappresentazione, tutti i partecipanti passano in processione per il corso principale per figurare l'arrivo dei Re Magi e la fuga di Maria e Giuseppe in Egitto

Carnevale

Visciano celebra il carnevale con gruppi di ballerini di tarantella e carri allegorici che passano per il paese, in più ci sono alcuni eventi locali:

  • laccio d'amore: è un palo con tante corde attaccati alla sommità, un gruppo di ballerini di tarantella prende in mano una fune, ballando circolarmente e incrociandosi tra di loro creano reti e figure formate dall'intrecciarsi delle corde
  • 12 mesi: è una rappresentazione itinerante in cui ogni attore impersona un mese, ogni mese recita un copione che elenca pregi e difetti in chiave comica.
  • La Canzone della Zeza, una scenetta carnevalesca, cantata al suono di strumenti tipici Napoletani.

Luglio viscianese

Ogni anno si celebra la festa patronale dedicata alla Madonna del Carpinello, che dura dal venerdì della penultima settimana del mese di luglio fino al giovedì successivo. Ogni giorno è scandito da eventi tradizionali di stampo religioso e folkloristico:

  • venerdì: estrazione della "lotteria" per l'affidamento della Bandiera dei Battenti Viscianesi
  • sabato: allestimento del carro votivo musicale, in onore di Maria S.S. Consolatrice del Carpinello
  • domenica: processione per le strade del centro storico della statua di Maria S.S Consolatrice del Carpinello
  • lunedì: corsa dei battenti viscianesi, che partendo da Visciano percorrono vari comuni limitrofi, per tornare di nuovo al Santuario locale
  • martedì: processione per le strade del paese della statua di Maria S.S Consolatrice del Carpinello
  • mercoledì: il concerto in Piazza Lancillotti, che vede ogni anno alternarsi diversi artisti (quasi sempre di fama nazionale)
  • giovedì: Gara di fuochi pirotecnici, che vede in competizione numerosi artigiani del settore

Negli ultimi 5 anni si è aggiunta un'ulteriore giornata di festa (venerdì), aggiungendo nella giornata di mercoledì spettacoli di vari tipologie (dal concerto sinfonico a spettacoli musicali) e spostando il concertone e la gara pirotecnica a giovedì e venerdì. Unico evento di stampo non religioso che copre quasi tutti i giorni della festa è il Festival Bandistico di Musica Orchestrale, che vede alternarsi sul palco nella piazza principale numerose bande musicali provenienti dall'intera nazione.

Festa Bavarese

Il secondo evento per numero di usufruitori di Visciano dopo la festa patronale, è la Festa Bavarese e sagra della porchetta, sagra creata per omaggiare i tanti Viscianesi emigrati in Germania dagli anni '70 e '80 in cerca di lavoro. la prima edizione fu inaugurata nel 2012, generalmente svolta subito dopo la festa di Luglio.

Media

Stampa

Alcuni periodici cittadini sono:

Internet

  • Viscianopiu [1], sito webTV del paese, con notizie su Visciano e paesi limitrofi.

Radio

  • Radio Carpine Visciano : emittente radiofonica legata alla Piccola Opera della Redenzione

Amministrazione

Gemellaggi

Visciano è gemellata con la città di Gerena, in Spagna

Altre informazioni amministrative

Il comune fa parte della Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro.

Note

Voci correlate

Altre informazioni amministrative

Il comune fa parte della Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro. Template:Comuni dell'Agro Nolano (1715 - 1861)