Cappella di Maria Madre della Misericordia

Da ViscianoPedia.

la Cappella di Maria Madre della Misericordia è una cappella sita in Visciano sorge in corso del Carpine, prospiciente sulla piazza Lancellotti

Storia

Il dott. Gio. Paolo De Ferrante il 10 novembre del 1804 a mezzo del notaio Iannicelli Bonaventura stende un atto notarile in cui si dice: mediante il Real permesso spera erigere una Cappella pubblica per comodo degli abitatori di una sua masseria sita in detta terra di Visciano, ed a tale effetto con Real Carta dall'Ecclesiastico, così è stato rimesso l'informo, e parere della Real Camera

Interni

All'interno ci sono due lapidi che ci informano sulla data della consacrazione della Chiesetta avvenuta nel 1806, essendo Vescovo di Nola Mons. Vincenzo M. Torruzio e vicario generale il Can.co Nappi Antonio.

La prima lapide: "Aedem omni nitore iam auctam turricula tandem in qua aera sonat quod semel non bene vertit instuctam Vincenti i Turrusii, episc. Nolani Antonius Canonico Nappi Vic.glis. Anno MDCCCVI. D. VI. M. IV L magnis sollemnibus sub ascia dedicavit".

L'altra lapide a sinistra: "Aede in hac auspicatissima/elegantia ornatu nitore augenda/ quam RM. semper Virgini titulo/construxitlac sacravitl ne quos sui sanguinis necesitudo/ coniunxitlvel post mortem segreges abirent/peculiare sibi heredibusque suis/conditorium esse volvit/Johannes Paulus de Ferrante MDCCCVI. V. F.".

La Cappella sorge vicino all'antico palazzo di Isabella Fontanarosa, sposa di Paride Galluccio, della città di Napoli, sub feudataria di Visciano. Alla morte di Donna Isabella Fontanarosa non avendo eredi, il notaio Benedetto De Ferrante tenne in consegna i suoi beni.

Mons. Vincenzo M. Torrusio, Vescovo di Nola, il 18 settembre 1813 visita la Cappella e trova tutto in ordine. Così nella visita pastorale di mons. Nicola Coppola il 16 giugno 1824 e si afferma inoltre che è di patronato dei De Ferrante.

L'1l febbraio 1808 venne sepolta Nicoletta Visciano, sposa in seconde nozze di Benedetto De Ferrante.

La chiesetta è di bello stile in barocco semplice con stucchi. Ha un prezioso altarino di marmo intarsiato, il pavimento in maiolica e cotto con al centro le parole: "vive memor/quam sis Aevi. brevis: amnia morti/debemus nos et nostraque/vive memor". Sulla pala dell'altare troneggia una tela della Madonna del Buon Consiglio, ma che comunemente viene chiamata "della Misericordia".

Altre tele: sul soffitto, l'Annunciazione di Maria; alla parete destra, Gesù nell'orto del Getsemani, l'Addolorata; alla parete sinistra, Gesù flagellato, Gesù che porta la croce.

Questi 4 quadri sembrerebbero i superstiti di una via Crucis. Nella Sacrestia una tela ricorda Sebastiano De Ferrante, figlio di Giovanni.Paolo e Maria Fabbricatore, deceduto a 27 anni il 18 luglio 1824 e sepolto in Collegiata. Così infatti è scritto su una pergamena che il defunto tiene in mano: "Sebastiano De Ferrante Joanni Pauli filuis. Morum integritate doctrina et meritis ante canonicus quam Sacerdos factus prematura morte in aetatis suae 28 nondum exacto in coelum raptus est XV Kal. Aug. L L CCCXXIV.

Eius ossa suorum maiorum ossibus coniuncta inclita Collegiali Ecclèsie iacent.

Ve rum pater amantissimus ad perpetuam filii memoriam hac sua Aed. suis sumptibus extructa marmoreum hunc lapidem. A.D. MDCCCXXV

Il piccolo campanile ha due campane di diversa grandezza. Una di esse proviene, non si sa come, dall'Eremo dei Camaldoli di S.M. degli Angeli di Nola.

Il terremoto del 1980 ha reso purtroppo pericolante il soffitto che in parte è caduto sul presbiterio lasciando all'aperto l'altare marmoreo intarsiato .

Successivamente è stata restaurata e riportata all'antico splendore di una volta.